Carlo Gastone Della Torre di Rezzonico

23 agosto 1758

La poesia come «filosofia posta in immagine armonica»

Carlo Gastone Della Torre di Rezzonico (1742-1796), discendente da un’antica e nobile famiglia comasca, fu poeta e critico d’arte, «bello della persona, cortese di modi, ricco, libero, benne festeggiato in ogni parte» (Cantù, Rezzonico, p. 244). Ammesso giovanissimo alla corte dei nobili di Parma, ebbe come insegnante Saverio Bettinelli, che per primo lo avvicinò alla filosofia illuministico-sensista.

Nel luglio 1758 si recò a Roma per rendere omaggio al cugino Carlo Rezzonico, eletto al soglio pontificio con il nome di Clemente XIII. Colse l’occasione per frequentare i maggiori circoli intellettuali cittadini, recitando «con somme laudi» tra i Quirini e ottenendo di essere accolto in Arcadia il 23 agosto 1758, «poco più che trilustre», con il nome di Dorillo Dafneio. In seguito, fu a Napoli, dove conobbe Corilla Olimpica e perfezionò i suoi studi (Giovio, Memorie, pp. xlv-xlvi).

Colto e raffinato, in grado di destreggiarsi con abilità tra il violino, la danza e le più aggiornate dottrine fisico-matematiche, a vent’anni «godeva già una fama lusinghiera di poeta capace d’accoppiare alle rare grazie della sua musa le erudizioni filosofiche di moda» (Bertana, In Arcadia, p. 261): egli riteneva infatti che la poesia dovesse assumere come oggetti privilegiati la filosofia e la scienza, e per sé ambiva a conquistare la capacità che riconosceva ad Addison di «rendere intelligibili le cose difficili», e ancor più l’abilità di Frugoni di tradurre in immagini «le grandi idee degli astratti e sublimi filosofi» (cfr. Travi, Cultura e letteratura neoclassica, p. 10).

Agli anni Settanta del Settecento risalgono i Discorsi accademici relativi alle belle arti e i Versi sciolti, caratterizzati da una predominanza delle ragioni filosofico-scientifiche su quelle poetiche. Successivo è il poema didascalico Il sistema dei cieli, in cui Copernico «con una erculea clava spezza il cristallo dei cieli di Tolomeo; dopo il che eccovi Pitagora ad insegnare al sole a starsi immoto e disgiogar i corsieri dal suo carro; poi Filolao che dà una spintata alla terra, sicché questa comincia il suo giro: finalmente Newton, che al pensante poeta ragiona dell’attrazione e repulsione de’ corpi» (Cantù, Rezzonico, p. 246). Simili argomentazioni, sebbene siano da considerare «verità molto pericolose» (Bertana, In Arcadia, p. 248), ricorrono anche nel poema L’origine delle idee e nel Ragionamento su la volgar poesia, premesso all’edizione da lui curata delle Opere di Frugoni, in cui afferma che, come Gravina e Conti hanno provato «con somma sagacità di ragionamenti ed infinita copia di erudizione», la vera poesia altro non è che «filosofia posta in immagine armonica» (p. lxxvii).

Negli ultimi anni della sua vita Rezzonico partì per un grand tour alla volta del nord Europa, passando per Ginevra, Parigi e l’Inghilterra, di cui scrisse nel suo Giornale del viaggio in Inghilterra negli anni 17871788. Dopo aver visitato l’Olanda e la Germania, si stabilì a Roma, ma spese il resto della sua vita a Napoli, dove trascorse il tempo tra feste di corte e conversazioni in casa Hamilton (Bertana, In Arcadia, p. 318), senza dimenticare l’Accademia dell’Arcadia, per il centenario della quale compose l’ode L’anno secolare d’Arcadia (Raccolta di poesie liriche scritte nel secolo XVIII, pp. 326-364).

Bibliografia: [Castone della Torre di Rezzonico], Ragionamento su la volgar poesia, in Opere poetiche del signor abate Carlo Innocenzio Frugoni, fra gli Arcadi Comante Eginetico […], t. I, Parma, Stamperia Reale, 1779, pp. i-clxxiv; Gianbattista Giovio, Memorie della vita e degli scritti del cavaliere Carlo Castone della Torre di Rezzonico, in Opere del cavaliere Carlo Castone conte Della Torre di Rezzonico, patrizio comasco, raccolte e pubblicate dal professore Francesco Mocchetti, Como, Carlantonio Ostinelli, 1825, t. I, pp. xxxix-cxix; Raccolta di poesie liriche scritte nel secolo XVIII, Milano, Classici Italiani, 1832, pp. 326-364; Cesare Cantù, Rezzonico (Carlo Gastone della Torre di), in Biografia degli italiani illustri nelle scienze, lettere ed arti del secolo XVIII e de’ contemporanei, a cura di Emilio de Tipaldo, Venezia, Alvisopoli, 1834, vol. I pp. 244-247; Emilio Bertana, In Arcadia. Saggi e profili, Napoli, Francesco Perella 1909; Ernesto Travi, Cultura e letteratura neoclassica nel dipartimento del Lario, in Civiltà neoclassica nell’attuale territorio della provincia di Como, volume monografico di «Arte Lombarda», n.s., 55-56-57/1980, pp. 1-63; Guido Fagioli Vercellone, Della Torre di Rezzonico, Carlo Gastone, in Dizionario biografico degli Italiani, Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana, 1989, vol. 37.

Autore: Maila Vaccaro
Revisore: Pietro Petteruti Pellegrino

Notizie

Eventi

Pubblicazioni

Storie

Torna in cima