Un madrigale sconosciuto di Ercole Strozzi

Franco Pignatti

L’articolo presenta un madrigale dell’umanista ferrarese Ercole Strozzi, noto per avere al suo attivo anche una contenuta produzione in volgare. Rispetto ai sette sonetti conosciuti finora, il testo offre motivi di peculiare interesse, in quanto è un esercizio sul madrigale 106 del Canzoniere di Petrarca che si presenta quasi nei termini di una riscrittura, in un rapporto di apprendistato con il modello verosimilmente testimone della fase aurorale della produzione in lingua di Strozzi. Il rinvenimento è altresì occasione per un riesame delle testimonianze coeve sull’adesione di Strozzi al volgare, quelle di ambiente ferrarese di Daniele Fini e Celio Malespini, e quella di Pietro Bembo, artefice dell’immagine di Strozzi rimatore, dal ritratto consegnato alle Prose della volgar lingua allo strambotto per la sua morte, non trascurando la copiosa produzione di epitafi ispirata dalla morte violenta cui resta consegnata la memoria di Strozzi e della donna da lui amata, Barbara Torelli.

Parole chiave: Letteratura italiana; XVI secolo; Poesia lirica; Ercole Strozzi; Canzoniere di Petrarca; Daniele Fini; Celio Malespini; Prose della volgar lingua di Bembo; Barbara Torelli.

*

An Unknown Madrigal by Ercole Strozzi

This paper presents a madrigal by the humanist Ercole Strozzi from Ferrara, also known for his modest production in vernacular. Compared to the seven sonnets known to date, this text is especially interesting since it is an exercise based on madrigal 106 of Petrarch’s Canzoniere, of which the recovered text almost seems a rewriting, embodying a relation of apprenticeship and possibly an evidence of Strozzi’s early production in Italian. The discovery also provides the opportunity for a re-evaluation of the coeval testimonies of Strozzi’s use of the vernacular, testified by Daniele Fini and Celio Malespini, within the Ferrara cultural milieu, as well as by Pietro Bembo, who created the image of Strozzi as a poet – both in his Prose della volgar lingua and in the strambotto dedicated to Strozzi’s death. This paper will also consider the copious production of epitaphs inspired by Strozzi’s violent death, commemorating him and the woman he loved, Barbara Torelli.

Keywords: Italian literature; Sixteenth century; Lyric poetry; Ercole Strozzi; Petrarch’s Canzoniere; Daniele Fini; Celio Malespini; Bembo’s Prose della volgar lingua; Barbara Torelli.