Tra ars dictaminis e Umanesimo: il manoscritto Rossiano 566

Gabriella Macchiarelli

Il contributo analizza i contenuti e gli aspetti materiali del ms. Rossiano 566 della Biblioteca Apostolica Vaticana (fine XIV secolo). Il codice conserva estratti di scritti di Francesco Petrarca e di epistole prodotte negli ambienti cancellereschi di alcune corti feudali del Regno di Napoli, tra le quali quelle di Nola (Orsini) e di Fondi (Caetani), costituendo un piccolo corpus a uso del copista e compilatore, Antonio Aytardo, iudex lucano attivo alla fine del Trecento. L’indagine rivela la compresenza di moduli tipici dell’ars dictaminis e di scritti che rinviano alla vivacità culturale dell’umanesimo tardo-trecentesco, mettendo in luce nuovi gusti e interessi letterari di funzionari “minori”. I testi conservati testimoniano un’evoluzione della pratica di scrivere lettere, sulla linea di Petrarca, anche in ambienti cancellereschi, insieme a una ripresa consapevole di fonti classiche, la cui circolazione è incentivata dall’influenza del modello letterario e culturale petrarchesco anche presso le corti regnicole meridionali.

Parole chiave: Ars dictaminis; Umanesimo; ms. Rossiano 566; Regno di Napoli; Francesco Petrarca.

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Between ars dictaminis and Humanism: the Rossiano 566 manuscript

This contribution analyses both contents and material conditions of the ms. Rossiano 566 of the Vatican Apostolic Library (late fourteenth century). The codex includes excerpta from writings by Francesco Petrarca, and epistles circulated among the chancelleries of some feudal courts of the Kingdom of Naples – among these, some from Nola (Orsini family) and Fondi (Caetani family). This small corpus was put to use by copyist and compiler Antonio Aytardo, a Lucanian iudex from the late fourteenth century. This research unveils the coexistence of the distinctive modes of the ars dictaminis with writings recording the cultural vivacity of late-fourteenth-century Humanism, and it sheds light on the new taste and literary interests of “lower-rank” officials. The texts preserved in the ms. bear testimony to the evolution of the practice of letter writing, following Petrarca’s model, also within chancelleries; they also reveal the intentional revival of classical sources, whose circulation was encouraged by the influence of  Petrarca’s literary and cultural model over the courts of the southern Kingdom.

Keywords: Ars dictaminis; Humanism; ms. Rossiano 566; Francesco Petrarca; Kingdom of Naples.